Scuola Superiore di Counseling in Naturopatia: principi etici.
COUNSELING naturopatico
UNIPSI è una Università popolare: noi non abbiamo clienti, abbiamo soci, cioè persone che partecipano alle nostre attività di formazione perché condividono i nostri principi etici, sociali e scientifici, non perché vogliono imparare a curare l’umanità con rimedi fasulli e ridicoli, o perché sono solo in cerca di un diploma che garantisca un lavoro che si illudono sia facile, poco impegnativo e redditizio.
Il motivo fondamentale per cui da anni ci battiamo con le armi della logica e della razionalità contro le manifestazioni di magia, di superstizione e di pseudoscienza così diffuse nel campo delle medicine alternative sta nel fatto che, spesso, questa deriva magica non viene presentata come tale, e cioè come un metodo alternativo a quello scientifico di interpretare la realtà, ma, spudoratamente, proprio come un metodo che ha pretese di scientificità.
Quando ci scagliamo con argomentazioni logiche e scientifiche contro le infinite stupidaggini propagandate su ogni media, non lo facciamo per limitare il sacrosanto diritto del prossimo a credere in quello in cui vogliono credere. Proprio perché, come Schiller, siamo convinti che contro la stupidità, neanche gli dei possono nulla, e consapevoli che tutti noi, noi compresi, ovviamente, non siamo immuni in diversa e varia misura da manifestazioni di stupidità, non ci aspettiamo che chi vuole credere a tutti i costi in qualche fenomeno o sistema di cura privo di senso razionale e di fondamento scientifico possa cambiare idea facilmente, folgorato dall’illuminazione della nostra critica razionale.
Piuttosto, la nostra critica diventa feroce (sempre sotto il profilo squisitamente intellettuale) quando l’ignoranza, la superstizione, la fede dogmatica, la stupidità, approfittano della credulità popolare per far apparire semplici stupidaggini come prove scientifiche.
In altri termini, non ci da tanto fastidio il fatto che troppe persone possano credere nell’efficacia terapeutica dei fiori di Bach, in quella della cura di ogni malattia tramite l’omeopatia (anche nei confronti di bambini e animali), nell’affidabilità dell’esame iridologico, nell’energia terapautica del reikj o del theta healing, ma il fatto che persone prive di cultura e di competenza scientifica si permettano di diffondere la falsa e pericolosa idea che tale efficacia sia scientificamente dimostrata.
Se si vuole credere nei rimedi floreali o omeopatici, nei chakra, nei punti di agopuntura, negli angeli, o nei sempre nuovi oggetti di culto che la pseudoscienza sforna a ritmo continuo, liberi di farlo. Ma si deve riconoscere, per onestà intellettuale e morale, che si tratta di pure e semplici credenze, meritevoli di rispetto come tali, ma solo credenze, e non certo di evidenze scientificamente e sperimentalmente supportate.
Se invece si vuole credere, e far credere, che la scienza ha torto e che gli angeli esistono, e si vuole far credere che questa sia un’ipotesi scientifica, corroborata da precise evidenze sperimentali e dimostrabili, allora quella che si sta proponendo non è più né una credenza né una affermazione, ma una vera e propria stupidaggine, non degna di rispetto, oppure il delirio di una persona con evidenti problemi psichici.
Per fare un esempio, non è accettabile, sul piano etico, oltre che su quello penale dell’abuso della credulità popolare, che si stia diffondendo sempre più la moda delle ipotesi di rivoluzionarie evoluzioni genetiche, senza che di esse si fornisca mai una sola prova scientifica. Affermare che esistono persone con tre filamenti di DNA, anziché i due che conosce la scienza, o addirittura che tali filamenti siano persino dodici, che esistono cervelli di bambini con una struttura neurale diversa e più evoluta di quella degli esseri umani, che esistono le prove scientifiche inoppugnabili dell’esistenza degli angeli, ecco, tutte queste affermazioni, se presentate come tali, e cioè come scientificamente supportate, sono vere e proprie stupidaggini, manifestazioni patologiche di delirio, oppure pericolosi strumenti per vendere prodotti.
Ognuno è libero di credere in qualsiasi forma di credenza, e persino di adeguare il suo intero stile di vita ad essa, per quanto esso possa sembrare assurdo ad altri. Ma nessuno è libero, in un paese civile e democratico , di diffondere notizie di sempre nuovi rimedi e sistemi di cura senza specificare che si tratta di ipotesi da sottoporre al vaglio della ricerca scientifica, e non di fatti scientificamente accertati e indiscutibili.
Questo tipo di onestà intellettuale è, per noi, la base imprescindibile del confronto delle idee: per questo motivo non accettiamo nei nostri corsi tutti coloro, e sono tanti, che non vogliono e non possono, per evidenti limiti psicologici o cognitivi, riconoscere la differenza tra una credenza non criticabile e priva di dimostrazione logica e scientifica, e l’ipotesi scientifica, sempre soggetta a qualsiasi critica e falsificazione, purché razionalmente e scientificamente supportata.
Là dove la scienza non può arrivare, non pretendiamo di fissare il limite della ricerca scientifica, anzi. Ma pretendiamo, questo sì, che non si dia di ciò che non si conosce una spiegazione che viene presentata come un dato di fatto indiscutibile e non criticabile. Questa è arroganza e prepotenza intellettuale, entrambe figlie dell’ignoranza, e preferiamo lasciarle ai numerosissimi venditori di diplomi in circolazione, i quali o non hanno una coscienza e un senso morale, oppure non hanno nenache le conoscenze di base per dirigere una scuola e insegnare.